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Smart working: crescono lavoro in mobilità e spazi condivisi

Secondo una ricerca svolta da Regus, quasi la metà tra manager e professionisti svolge la proprie attività da remoto per almeno metà della settimana, grazie alla diffusione di dispositivi mobili e a connessioni sempre più veloci. Contemporaneamente gli uffici “cambiano pelle” e si riattrezzano: diminuiscono le postazioni fisse e aumentano gli spazi comuni

Pubblicato il 07 Nov 2014

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Fuori tutti. Dall’ufficio tradizionale. Quasi la metà tra manager e professionisti ormai lavora in movimento e in remoto per almeno metà della settimana, come ha recentemente sottolineato anche l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano. Questo avviene soprattutto grazie alla diffusione di dispositivi mobili e a connessioni sempre più veloci (il 46% in Italia e il 48% a livello globale). È quanto emerge dalla ricerca svolta da Regus, fornitore di spazi di lavoro flessibili, in 100 Paesi su oltre 22.000 manager e professionisti.

E mentre gli uffici stessi cambiano pelle e si riattrezzano, con risparmi notevoli, riducendo le postazioni fisse e aumentando gli spazi comuni e di “appoggio”, cresce vertiginosamente la domanda di luoghi condivisi e di uffici temporanei, dove poter lavorare in modo comodo e sicuro (+83% rispetto all’anno precedente – fonte: Deskmag Third Annual Coworking Survey, 2013).

Ma quali caratteristiche devono avere queste nuove location esterne al tradizionale luogo di lavoro? Innanzitutto la disponibilità di connessioni veloci e affidabili (per l’82% dei rispondenti), seguita dalla sicurezza per gli effetti personali, i dispositivi elettronici e i documenti (67%). La qualità dei locali, degli arredi e la funzionalità degli spazi è un altro punto rilevante e particolarmente sentito (Italia 54,1%, media 63%), insieme a servizi di segreteria efficienti e professionali (Italia 48,6%,media 55%).

Ma in tutto questo che ruolo ha la mobilità? Che benefici ha rispetto al posto di lavoro tradizionale? Prima di tutto la facilità di collegamento con reti di trasporto pubblico (49% dei rispondenti), con significative differenze tra Nord America e i Paesi europei e asiatici. Negli Stati Uniti, infatti, la vicinanza ai mezzi di trasporto pubblici è un’esigenza poco sentita (28%), che arriva al 39% in Canada, poiché ci si muove soprattutto in automobile. In Cina e Giappone invece è sentita da oltre la metà (55%) e cresce nei Paesi europei: in Germania è al 67%, in Francia al 62%, nel Regno Unito al 56% e in Italia al 52,5%. Complementare a questa esigenza è la disponibilità di posti auto, ritenuta importante dal 48% a livello mondiale e dal 40% in Italia. A seguire la vicinanza a casa (23%), la location in zone o edifici di prestigio (19%) e la vicinanza a scuole e asili nido (6%).

«Molti professionisti e manager non hanno più la necessità di viaggiare quotidianamente per raggiungere una sede di lavoro fissa, perché smartphone, tablet, portatili e applicazioni basate sul Cloud consentono di connettersi con flessibilità e in modalità remota», commenta Mauro Mordini, General manager di Regus in Italia. «Poter utilizzare le tecnologie esistenti per lavorare presso una sede più pratica e comoda come un business center, consente di svolgere la propria attività in modo più produttivo, ma anche in piena sicurezza e tranquillità, avvalendosi di strutture professionali e di un supporto di segreteria efficace. In questo modo si risparmia sui costi fissi di struttura, ottimizzando il tempo e con meno stress dovuto agli spostamenti».

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