Digital Transformation

Amadori, la formazione si fa con l’e-learning sul tablet

Il progetto, che coinvolge la forza vendita che lavora in mobilità, si basa su contenuti video e animazioni, della durata di 21 minuti, realizzati internamente. Il primo step ha avuto come focus il recupero di ex clienti: dopo sei settimane dal rilascio, l’82% dei funzionari ha svolto il corso e sono stati riattivati più di 600 clienti. L’intervista al Direttore del Personale, Paolo Pampanini

Pubblicato il 12 Giu 2015

e-learning-1.jpg

Ma in realtà dietro c’è una delle più importanti aziende del settore agroalimentare italiano, fondata a San Vittore di Cesena più di quarant’anni fa, che oggi conta circa 7.200 dipendenti ed è presente sul territorio nazionale con stabilimenti industriali, filiali e agenzie. Un’azienda che ha fatto della tradizione e dell’innovazione i suoi capisaldi, puntando sul senso di appartenenza dei collaboratori e sullo spirito di squadra. «L’azienda che – come sottolinea Paolo Pampanini, Direttore del Personale di Amadori – segue una filosofia comune del lavoro: alla base del successo ci sono infatti la qualità del prodotto e la crescita professionale delle persone».

In Amadori il capitale umano ha sempre più una valenza strategica e rappresenta un fattore essenziale per capire quali percorsi dovranno essere intrapresi in qualunque scelta di vertice. «Nel corso della mia esperienza professionale nel settore delle risorse umane – continua Pampanini – ho vissuto il passaggio dal modello originario, in cui l’attività prevalente era quella amministrativa di gestione di paghe e contributi, fino al modello attuale, molto più articolato e allineato con le esigenze della direzione aziendale: il ruolo della funzione HR è progredito fino a diventare di fatto business partner dei vertici aziendali».

Il focus si è quindi spostato su una strategia di HR Management più strutturata, incentrata sull’impegno delle persone, sulla valorizzazione delle competenze, che risente sempre più della trasformazione digitale in atto: l’organizzazione del lavoro deve da un lato consentire di recuperare flessibilità e produttività, e dall’altro richiede di ripensare in chiave digitale le tradizionali soft skill che sono comuni e trasversali alle diverse unità organizzative.

Il programma “Apprendi e riprendi”

«In Amadori accanto a questa consapevolezza c’è la volontà di far sentire l’azienda vicina alle nostre persone. Per questo ci siamo chiesti come coinvolgere i venditori che operano tutto il giorno fuori, a contatto diretto con i clienti, e farli sentire parte integrante dell’azienda».

È proprio da questa considerazione che è nato il progetto “Apprendi e Riprendi”, un programma di formazione in modalità e-learning rivolto alla forza vendita che ha permesso di diffondere dei contenuti formativi a distanza ai collaboratori che lavorano in mobilità sul territorio e di valutare “in tempo reale” i risultati prodotti. «L’idea è di sfruttare il fatto che i numerosi funzionari commerciali sparsi sul territorio sono già dotati di un tablet a supporto delle attività lavorative», sottolinea Pampanini. «Proprio per questo la direzione HR di Amadori, in collaborazione con la direzione commerciale e la direzione Sistemi Informativi & organizzazione, ha optato per una progettazione dei contenuti formativi in modalità e-learning, ritenuta la soluzione ideale per diffondere in modo capillare e omogeneo le migliori best practice presenti nelle attività di business per coinvolgere popolazioni che, per numerosità e distanza, sono difficilmente raggiungibili con metodologie tradizionali».

Per garantirne l’efficacia, il progetto è stato sviluppato coinvolgendo la Line of Business verso cui si rivolge, con un meccanismo di condivisione a cascata su tutti i funzionari degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità di misurazione dei risultati. «L’iniziativa, nello specifico, ha previsto la creazione di una metodologia aziendale condivisa, coinvolgendo direttamente alcuni tra i migliori venditori per individuare le best practice per la scelta dei contenuti da erogare, che infine sono stati tradotti in distance learning». Tutti i contenuti del corso sono stati realizzati internamente con costi ridotti attraverso video e animazioni, della durata di 21 minuti, che supportano gli argomenti “narrati” e trasformati in storyboard, reportistica e materiale di verifica dell’apprendimento. Inoltre, per ottenere un maggiore coinvolgimento della forza vendita, sono stati realizzati anche dei video in cui gli stessi venditori presentano alcuni dei temi trattati.

«Il focus del primo ciclo formativo è stato la riattivazione dei “clienti dormienti”, facendo leva sull’opportunità di recuperare ex clienti con i quali esisteva già una relazione in passato». A dicembre 2014 l’azienda ha così avviato un progetto pilota che ha coinvolto circa 40 agenti su diverse aree d’italia, per poi estendenderlo a tutta la forza vendita ad aprile 2015. L’andamento del progetto è stato monitorato settimanalmente in maniera molto semplice e diretta, in quanto la valutazione è basata sulle quantità vendute a clienti che negli ultimi sei mesi non avevano più acquistato. Il ROI della formazione risulta pertanto estremamente facile da calcolare. Inoltre, settimanalmente viene diffusa alle direzioni un’infografica che contiene il tasso di fruizione della formazione e viene inoltre esposta la classifica dei risultati raggiunti dai singoli funzionari, incentivandone la competizione, con impatto positivo sulle perfomance del singolo. «I risultati di questo progetto sono andati ben oltre le aspettative», sottolinea Pampanini: «Dopo sei settimane dal rilascio a tutta la forza vendita aziendale coinvolta, l’82% dei funzionari ha svolto il corso e sono stati riattivati più di 600 clienti».

Ma non finisce qui. Infatti Amadori ha in programma per la seconda parte del 2015 un progetto rivolto sempre alla forza vendita, che avrà lo scopo di migliorare la proattività e la gestione del proprio tempo di lavoro, con il duplice obiettivo di incrementare la performance e omogeneizzare le best practice attraverso moduli che verteranno sui temi del time management, della motivazione e del raggiungimento di risultati eccellenti. «Vogliamo aiutare le persone a organizzare meglio la propria giornata e la propria settimana lavorativa, così da aumentare la produttività e innescare anche un vantaggio economico nell’ottica di un processo win-win», conclude Pampanini.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Test clone Speciale PNRR

Tutti
Analisi
Fondi
PA
Formazione
Ecologia
Digital Economy
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Incentivi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
INNOVAZIONE
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
Analisi
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA DIGITALE
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
Le risorse
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Key trends per data center in tutto il 2022
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I Fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Incentivi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
INNOVAZIONE
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
Analisi
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA DIGITALE
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
Le risorse
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Key trends per data center in tutto il 2022
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I Fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati