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BCG, digital experts: l’identikit dei talenti con competenze nel digitale (e che cosa desiderano)

Gli esperti digitali sognano di lavorare in grandi aziende e per loro formazione e work-life balance sono imprescindibili. In due casi su tre sono disposti a trasferirsi all’estero per ricercare migliori condizioni di lavoro. La fotografia di Boston Consulting Group

Pubblicato il 09 Lug 2019

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Chi sono i digital experts, i talenti con competenze ed esperienza nel digitale? Come rileva il report di Boston Consulting Group Decoding Digital Talent”, che ha analizzato le preferenze su mobilità e lavoro di circa 27mila talenti digitali provenienti da 180 paesi, si tratta di persone le cui competenze dal data mining (36%) alla programmazione e sviluppo web (28%), dal digital marketing (25%) al digital design (20%), dallo sviluppo di applicazioni mobile (25%) all’intelligenza artificiale e machine learning (14%), arrivando fino alla robotica e automazione (16%). Si tratta per lo più di uomini (68%), laureati o con titolo di studio superiore (80%), in genrale non ricoprono ruoli manageriali (41%), il 29% appartiene al lower management, il 21% al middle management e il 9% al top management. In generale si tratta di persone che prediligono le grandi imprese, e a seguire il lavoro in proprio, le PMI e le startup.

Work-life balance: ecco perchè i digital experts sono disposti a trasferirsi all’estero

Si tratta comunque di persone alla ricerca di un impiego in una grande impresa che garantisca un’adeguata formazione e un buon equilibrio fra lavoro e vita privata. Quest’ultima condizione è ritenuta a tal punto imprescindibile dal contesto lavorativo a spingere, che oltre il 66% del campione si è dichiarato disposto a trasferirsi all’estero per trovare il work-life balance (67%).

Fra le destinazioni più attraenti per i digital experts, l’Italia si colloca al decimo posto con il 10% delle preferenze, preceduta da Stati Uniti (40%), Germania (31%), Canada (27%) Australia (24%), Regno Unito (24%), Svizzera (15%), Francia (15%), Spagna (12%) e Giappone (11%). Le città più ambite sono Londra (24%), New York (19%) e Berlino (18%), la prima città italiana in classifica è Roma, che occupa la 28esima posizione.

«Coltivare o attrarre dall’estero le competenze digitali più richieste dal mercato come l’intelligenza artificiale, il Digital Marketing, la robotica o lo sviluppo web e mobile migliora non soltanto performance delle aziende, ma la competitività dell’intero sistema paese – ha affermato Matteo Radice, Managing Director e Partner di BCG -. Se governi, città e imprese vogliono accogliere esperti digitali, devono costruire un contesto di lavoro adeguato alle loro capacità e aspirazioni, capace di attrarre e trattenere i migliori talenti che provengono dall’estero».

La maggior parte dei digital experts disposti a trasferirsi per lavoro preferirebbe farlo in una regione o nazione vicina geograficamente o culturalmente. Sette delle dieci nazioni più ambite dai talenti europei fanno parte del continente, mentre per quelli dell’America Latina i paesi più attraenti sono Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile (relativamente vicini geograficamente) e la Spagna (dove si parla la stessa lingua). Metà dei paesi più interessanti per i talenti della zona Asia-Pacifico si trovano nella stessa area: Australia, Giappone, Singapore, Malesia e Corea del Sud.

Ma quali sono i dieci fattori più rilevanti nella scelta del paese in cui trasferirsi per lavoro? Come si diceva, innanziutto c’è la garanzia di poter contare su un buon equilibrio fra lavoro e vita privata, seguono le opportunità di formazione e lavoro, le possibilità di fare carriera, i buoni rapporti con i colleghi, lo stipendio, una buona relazione con il manager di riferimento, la stabilità finanziaria del datore di lavoro, la possibilità di svolgere un lavoro interessante, il sentirsi apprezzati e un ambiente professionale innovativo e creativo.

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