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Spazi di lavoro flessibili: le aziende che non si adatteranno sono destinate a non sopravvivere

Nel 75% delle organizzazioni globali il lavoro flessibile sta diventando la nuova normalità e chi si rifiuta di ammetterlo rischia di perdere la possibilità di attrarre nuovi talenti. Il punto di IWG

Pubblicato il 22 Mag 2019

Mark Dixon*

CEO, IWG

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Per stare al passo con i cambiamenti sociali e legislativi che coinvolgono il mondo del lavoro a livello globale, le aziende devono sfruttare le potenzialità degli spazi di lavoro flessibili. Oggi esistono moltissimi modi di lavorare. Inoltre, in tutto il mondo si sono affermati nuovi principi contabili in materia di locazione, e questo cambia completamente il modo in cui le aziende guardano agli spazi di lavoro: ad esempio l’IFRS 16, un principio contabile internazionale introdotto a gennaio 2019, comporta che i contratti di locazione debbano ora essere considerati come passività. In seguito all’introduzione dei nuovi standard già molte realtà hanno cercato o stanno cercando spazi di lavoro flessibili, per esempio rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, IWG, la società nota per la fornitura di spazi di lavoro flessibile, è cresciuta più o meno di un terzo nel business dei clienti aziendali, molti arrivati per l’entrata in vigore dell’IFRS 16.

Oltre a questi nuovi requisiti legali, ci sono altri fattori che spingono le aziende a cambiare la propria strategia rispetto al luogo di lavoro, tra cui la necessità di far restare i dipendenti di talento.

Secondo la ricerca annuale IWG Global Workspace Survey 2019, che ha intervistato 15.000 persone di 80 Paesi diversi, il 77% delle aziende sta introducendo il lavoro flessibile come metodo per contribuire a far restare i talenti in azienda. Secondo il 75% degli intervistati, il lavoro flessibile sta diventando la nuova normalità e chi si rifiuta di ammetterlo rischia di perdere la possibilità di attrarre nuovi talenti. La ricerca di IWG ha inoltre svelato che l’83% delle persone non accetterebbe un impiego che non offra il lavoro flessibile. Allo stesso tempo, quasi un terzo (28%) afferma che preferirebbe poter scegliere il luogo dove lavorare rispetto a un aumento dei giorni di ferie.

La ricerca sottolinea inoltre l’importanza di ridurre il tempo trascorso per arrivare sul posto di lavoro. Due quinti degli intervistati a livello globale considera il pendolarismo la parte peggiore della giornata e più della metà ritiene che diventerà una pratica obsoleta nel prossimo decennio. Avere la possibilità di lavorare in uno spazio flessibile vicino alla propria abitazione, risolve questo punto dolente migliorando il benessere quotidiano delle persone grazie a una maggior quantità di tempo libero.

Oltre al valore aggiunto per i dipendenti, la ricerca di IWG ha svelato che il 64% delle aziende ha scelto un’opzione di lavoro flessibile perché permette di accelerare i tempi di ingresso in nuovi mercati a livello internazionale, mentre il 66% afferma che questo le aiuta a scalare in modo più efficace.

Work-life balance e gestione dei talenti: la flessibilità è un’opportunità per le aziende

Le aziende per cui è importante l’equilibrio tra vita professionale e vita privata dimostrano di essere moderne, lungimiranti e vicine alle esigenze dei dipendenti. È stato inoltre provato che i lavoratori, in tutto il mondo, sono alla continua ricerca di datori di lavoro che abbiano i loro stessi valori.

Un recente sondaggio di Swytch, fornitore di soluzioni per la comunicazione aziendale, ha svelato che quasi la metà dei lavoratori statunitensi accetterebbe uno stipendio più basso pur di lavorare in un’azienda ecologicamente e socialmente responsabile.

Inoltre, come ha sottolineato la Global Talent Trends Survey 2019 di Mercer, i dirigenti sono convinti che il massimo ritorno dell’investimento sul talento comporterà la ridefinizione dei compiti in modo che portino valore. Il lavoro flessibile consente alle aziende di mostrare un approccio alle attività focalizzato sulla persona, nonché un approccio che piace ai dipendenti.

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