Trend

Lavoro dei sogni: i consigli per farsi trovare dalle aziende dei desideri

Per poter sperare di andare a lavorare nel posto che più si ambisce scrivere il curriculum in un certo modo è molto importante, soprattutto oggi che alla valutazione dei recruiter si affiancano gli algoritmi di Intelligenza Artificiale. Ecco le azioni da intraprendere per aumentare le possibilità di ottenere il lavoro che abbiamo sempre desiderato

Pubblicato il 27 Gen 2021

Lavoro-dei-sogni.jpg

La rivoluzione digitale sta investendo ormai ogni settore della nostra economia, non ne resta escluso quello delle risorse umane. Per tale ragione chi oggi, guardando oltre le difficolta del momento storico contingente, continua a sperare nel lavoro dei sogni non può far a meno di confrontarsi con un nuovo approccio in ambito recruiting che integra le tecnologie innovative all’interno del percorso di selezione.

Digital Recruiting: i software sono sempre più smart con l’AI

In questo percorso verso l’innovazione succede così che dai software ATS (acronimo di Applicant Tracking System, letteralmente ‘sistema di tracciamento dei candidati’) tradizionali si passa a software ATS più smart grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Ecco perché il modo in cui si scrive il curriculum diventa sempre più importante. Se è vero infatti che i software ATS non sostituiscono il lavoro dei recruiter ma lo supportano, è pur vero che a questi programmi viene affidata la prima scrematura dei curriculum: mediante algoritmi sempre più sofisticati la macchina combina l’offerta di lavoro coi candidati più adatti, parole chiave, analisi sintattica e relazioni semantiche diventano così il passaporto per accedere allo step successivo del percorso di selezione.

Le 5 regole d’oro per farsi trovare dal lavoro dei sogni

Cosa scrivere dunque sul proprio curriculum per essere individuati dal lavoro dei sogni? La risposta ce la fornisce InfoJobs, una delle più importanti piattaforme in Italia per la ricerca di lavoro online con oltre 5,5 milioni di utenti registrati, 5mila aziende attive e mille nuove offerte ogni giorno in 20 categorie diverse, e che sino al 31 dicembre offre anche un servizio gratuito di revisione dei cv. Ecco dunque le 5 regole d’oro per scrivere un curriculum a prova di umano, e di macchina, emerse dall’esperienza sul campo di InfoJobs:

1. I must have del cv online

La prima regola di un buon cv è quella di indicare in modo chiaro titolo di studio, job title e categoria professionale, così da essere subito intercettabili dagli HR. Sembra ovvio, ma non lo è: gli studi fatti, soprattutto se si è alla prima esperienza, il lavoro attualmente svolto e la categoria in cui opera l’azienda fotografano chi siamo oggi. Ci sono altre informazioni importanti che completano il nostro profilo, ma senza queste 3 nessun selezionatore le scoprirà mai, semplicemente perché non potrà trovarlo.

2. Un lavoro, tanti modi per dirlo

Per individuare un lavoro, specialmente in alcuni casi, ci sono tante denominazioni e si può incorrere nel rischio di non essere intercettati per avere omesso quel sinonimo che era proprio la chiave di ricerca usata dall’azienda. È importante, in un cv online, inserire tutte le possibili keyword che fanno riferimento alla nostra professione. Evitiamo l’effetto lista della spesa, ma distribuiamole furbamente nel testo, approfittando dello spazio per descrivere il nostro lavoro. Ad esempio, per un commesso, è utile inserire almeno addetto vendite e assistente alla vendita; mentre per un venditore è importante indicare anche sinonimi quali agente di commercio, consulente commerciale, account manager etc.

3. È il momento di chiedere

Se deve essere lavoro dei sogni, allora sogniamo. Nel cv online è possibile indicare le preferenze su aspetti che a volte riteniamo secondari, ma che spesso sono quelli che davvero potrebbero fare la differenza per noi. C’è chi ama il commuting e vuole assolutamente una scrivania tutta sua da occupare tutti i giorni, e chi invece non rinuncerebbe mai allo Smart Working in pigiama; chi è un viaggiatore nato e adora le trasferte e chi invece preferisce la sicurezza del suo ufficio, magari raggiungibile a piedi; chi sogna una relocation all’estero e chi non vuole allontanarsi di più di 10km da casa; chi non dà importanza alle ore di lavoro e chi da una vita non osa chiedere il part-time. Sul cv è importante scrivere chiaramente i propri desiderata, così da far sapere subito alle aziende cosa ci spingerebbe a lasciare il lavoro attuale, evitando di ricevere proposte non adatte.

4. Il cv cambia con noi, aiutiamolo a cambiarci

Anche i sogni hanno bisogno di un piccolo aiuto. Per arrivare al traguardo di un lavoro da sogno è necessario aggiornare periodicamente il profilo professionale affinché racconti chi siamo e cosa vogliamo in quel momento specifico. Discorso che vale ancora di più se si è alla ricerca di un ruolo ambizioso o che si discosta dalle occupazioni precedenti: evidenziamo ciò che abbiamo fatto e imparato nel nostro ruolo attuale e che vorremmo fare ancora di più in futuro. Anche se non abbiamo cambiato job title, le attività che facciamo ogni giorno si evolvono, le responsabilità cambiano, i progetti crescono ed è importante raccontarlo per valorizzare gli aspetti che ci rendono adatti e predisposti al nuovo ruolo.

5. Parola d’ordine: dimostrare

Le certificazioni sono importanti per attestare sulla carta le competenze linguistiche o tecniche, ma se tale documentazione è corredata da esperienze sul campo (ad esempio un’esperienza all’estero, la partecipazione a corsi di formazione, hobby particolari e spendibili in una professione etc.) è meglio raccontarlo. Una skill in più aiuta i recruiter a inquadrare al meglio un profilo e potrebbe trasformarsi in un elemento chiave per raggiungere un nuovo obiettivo professionale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Test clone Speciale PNRR

Tutti
Analisi
Fondi
PA
Formazione
Ecologia
Digital Economy
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Incentivi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
INNOVAZIONE
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
Analisi
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA DIGITALE
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
Le risorse
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Key trends per data center in tutto il 2022
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I Fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Incentivi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
INNOVAZIONE
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
Analisi
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA DIGITALE
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
Le risorse
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Key trends per data center in tutto il 2022
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I Fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati