competenze digitali

Crescono le offerte di lavoro nel comparto ICT. I dieci profili più ricercati

I dati Infojobs relativi al 2016 rilevano un incremento del 10,4% delle richieste di profili qualificati in ambito digitale, con la Lombardia che costituisce la metà del mercato. Le professionalità a cui i recruiter daranno la caccia nell’anno in corso? Le ha enumerate Hays Italia

Pubblicato il 27 Apr 2017

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Nel 2016 le offerte di lavoro nel settore ICT sono cresciute del 10,4% rispetto all’anno precedente, rendendolo il secondo mercato italiano per numero di annunci (il 18,3% del totale), dietro alla Consulenza manageriale (19,3%). L’ottimo stato di salute del comparto viene confermato anche dalla crescita del numero di offerte che, durante lo scorso anno, sono aumentate del 6,5% rispetto al 2015. Lo rivela l’Osservatorio InfoJobs che analizza il mercato del lavoro in Italia, che evidenzia come la categoria di profili più ricercata sia per l’appunto quella riconducibile a Informatica, IT e Telecomunicazioni, che raggruppa l’80,9% delle offerte totali e risulta in crescita del 15,3% rispetto al 2015. Seguono a distanza, con il 3,9% degli annunci, Amministrazione e Contabilità e Marketing e Comunicazione con il 2,8%.

La richiesta nazionale è per metà concentrata in Lombardia, con il 50,5% delle offerte, seguita dal Lazio (25,2%) e dal Veneto, che completa il podio con una quota del 6,1% del totale. Scorrendo la classifica, troviamo quindi il Piemonte (5,6%) e l’Emilia-Romagna (3,8%). Il candidato medio? Il 41,1% di chi cerca lavoro in questo comparto ha tra 36 e 45 anni. Segue la fascia tra i 26 e i 35 anni con il 38,9% del totale e i candidati tra 46 e 55 anni di età (13,1%). Per quanto riguarda la formazione, il 43,8% dei candidati è in possesso del Diploma di maturità, il 27,4% ha una Laurea specialistica, mentre il 16,6% una Laurea breve. Infine, prendendo in considerazione l’esperienza lavorativa precedente, il 28,3% ha tra cinque e dieci anni di impiego, il 22,2% tra i tre e i cinque anni, mentre il 21,4% un’esperienza di oltre dieci anni.

Per capire meglio il modo in cui sta evolvendo lo scenario, Hays Italia ha stilato la classifica delle dieci figure professionali su cui si concentreranno le attenzioni dei recruiter nel 2017, delineando i profili e le skill di cui hanno bisogno le imprese che hanno intrapreso processi di trasformazione digitale.

1. Data Scientist

Un professionista con un background accademico molto forte (Master o Dottorato di Ricerca) in discipline quali Statistica, Matematica, Fisica o Economia e profonde conoscenze di Data Mining e Machine Learning. Un bravo Data Scientist è in grado di identificare e risolvere problemi altamente complessi legati al business, utilizzando tool di analisi avanzati tra cui programmi di statistica come Python, R o Spark.

2. Data Architect

Dalla definizione dello storage alla progettazione di un’infrastruttura per la gestione di dati non strutturati, un bravo Data Architect è capace di dare vita a soluzioni di successo per affrontare al meglio lo scenario dei Big Data.

3. Insight Analyst

Lavorando fianco a fianco alle divisioni marketing e prodotto, gli insight analyst utilizzano strumenti di analisi statistica per ricavare, da grandi quantità di dati, informazioni a supporto delle strategie di acquisizione e fidelizzazione dei clienti. Dal punto di vista tecnico, gli insight analyst hanno competenze su uno o più strumenti di analisi statistica come SQL, SAS e SPSS.

4. Big Data Engineer

Con l’avvento dei Big Data, le strutture tradizionali per la gestione dei dati non sono più sufficienti. Per questo la figura del Big Data Engineer è chiamata a realizzare e amministrare strutture in grado di gestire quantità di dati ampie e complesse attraverso database NoSQL come MongoDB. Molte aziende utilizzano il framework Hadoop insieme a strumenti avanzati come Hive, Pig e Spark, ma le infrastrutture per la gestione dei Big Data sono davvero numerose.

5. Sviluppatori Software

Il boom dei Big Data ha portato a un considerevole aumento delle aziende che realizzano applicazioni web-based. Ormai infatti è prassi combinare i tradizionali tool per lo sviluppo di software come Javascript, C# e PHP con framework basati sul linguaggio Python come Django, Pyramid o Flask.

6. Esperti in visualizzazione

Con il boom delle dashboard e degli strumenti di visualizzazione dei dati, sono sempre più richiesti sviluppatori che abbiano competenze anche nell’utilizzo di piattaforme di analisi dati come Tableau, Qlikview/QlikSense, SiSense and Looker. Stanno ottenendo inoltre grande riconoscimento professionisti con esperienza nell’uso di tool quali d3.js per la creazione di visualizzazioni interattive e di browser web.

7. Sviluppatore BI

Un tempo prerogativa delle divisioni finance e commerciale, la business intelligence costituisce oggi un comparto a sé con sviluppatori che hanno come obiettivo principale proprio la realizzazione di dashboard pronte all’uso per facilitare il compito dei manager che, in questo modo, possono ottenere informazioni chiave sulle performance aziendali al fine di rivederle e migliorarle.

8. Data Engineer

La Business Intelligence e la Data Science non possono prescindere dall’avere a disposizione strutture di dati ben organizzate e pronte all’uso ottenute anche attraverso l’impiego di tool di gestione come SQL Server, Oracle e database SAP. Un professionista esperto nella gestione di dati e processi ETL (Estrazione, Trasformazione e Caricamento) rappresenta un must per molte aziende.

9. Campaign Analyst/CRM Analyst

I campaign analysts sfruttano le loro competenze nell’utilizzo di Excel e di strumenti per l’analisi di dati come SQL per fornire una fotografia dettagliata dei consumatori, permettendo così alle campagne di digital marketing di raggiungere il corretto target audience. Se a ciò si aggiunge poi l’utilizzo di software per la gestione delle campagne come Adobe Campaigns, le aziende possono assicurarsi che le loro strategie marketing colpiscano nel segno andando a soddisfare i bisogni reali del mercato di riferimento.

10. Chief Data Officer (CDO)

Il numero di questi professionisti è passato da soli 400 nel 2014 a oltre 1000 nel 2015 e si stima che per il 2019 il 90% delle grandi aziende avrà un Chief Data Officer. Il ruolo del CDO è variegato e complesso e comprende un ventaglio di competenze tra cui data infrastructure, data governance, data security, business intelligence, analisi degli insight e analisi avanzata.

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