People Strategy

Performance Management: come cambiano le logiche di valutazione dei dipendenti in azienda

Con l’ingresso nel mondo del lavoro dei Millennials e l’avanzata dello Smart Working, per le organizzazioni è arrivato il momento di allineare comportamenti e obiettivi delle persone alle strategie di trasformazione digitale dei modelli di business. Ecco cosa sapere quando si approccia un progetto di Performance Management Transformation

Pubblicato il 30 Giu 2021

Emanuele Madini

Partner di P4I - Partners4Innovation e Practice Leader dell’area “People & Innovation”

performance-management.jpg

I sistemi tradizionali di Performance Management sono sempre più oggetto di discussione. Processi e modelli tradizionali presentano, infatti, problematiche e limiti che rallentano l’evoluzione delle logiche di valutazione delle performance in azienda. Per le organizzazioni oggi l’obiettivo è allineare comportamenti e obiettivi delle persone con le strategie di trasformazione digitale dei modelli di business: meccanismi di feedback annuali o semestrali poco tempestivi, sistemi di rating a distribuzione forzata che generano percezione di iniquità interna, processi burocratici e a scarso valore aggiunto devono ormai lasciare il passo a sistemi e sviluppi dinamici e continui, svincolati dalle logiche tradizionali di valutazione delle performance e maggiormente orientati al miglioramento continuo.

Anche l’ingresso nel mondo del lavoro dei Millennials ha contribuito a far emergere i limiti di meccanismi di valutazione delle performance da tempo già consolidati nelle logiche aziendali. A questo si affianca la volontà delle aziende di introdurre nuove logiche di organizzazione del lavoro basate sul paradigma dello Smart Working, così come la consapevolezza di come sia ormai indispensabile lavorare sull’engagement e orientare la popolazione aziendale verso principi di responsabilizzazione e raggiungimento di risultati, come dimostra l’esperienza di Generali.

Tutti questi elementi stanno spingendo le Direzioni HR a ripensare i propri sistemi di Performance Management, agendo lungo tre dimensioni:

  • Ruolo della Direzione HR vs ruolo dei Manager: la Direzione HR deve assumere il ruolo di facilitatore e non di gestore e controllore di un processo che sempre più dovrà essere gestito in maniera distribuita dalle diverse linee di business. I manager, dal canto loro, dovranno mutare il modo in cui gestiscono le persone, adottando un approccio per obiettivi e la cultura del feedback continuo. L’HR dovrà puntare su flessibilità, disponibilità, lungimiranza e innovazione, elementi fondamentali per creare sinergie con il management.
  • Processo e tecnologia: il flusso di fasi e attività, modelli e tool tecnologici, dovrà mutare in termini di velocità e frequenza della valutazione per rispondere in maniera efficace ed efficiente alle esigenze delle persone e del manager. Per questo il feedback dovrà essere continuo e frequente, e non vincolato a scadenze predefinite.
  • Cultura aziendale e modelli di leadership: con l’avanzata delle nuove generazioni in azienda e di modelli organizzativi innovativi, dovranno cambiare anche le modalità e l’approccio con cui i manager saranno chiamati a introdurre una cultura maggiormente orientata allo sviluppo continuo della performance, alla delega e all’autonima delle persone in funzione di una maggiore responsabilizzazione sui risultati.

In pratica, si tratta di cambiare approccio. Il Performance Management tradizionale è un processo strutturato e time consuming orientato alla valutazione, con focus sulle performance passate, che utilizza software complessi, con review una o due volte all’anno e aumento di salario una volta all’anno. Con il Performance Development il processo, anche grazie al supporto di nuove tecnologie basate su app più usabili e gamificate, diventa flessibile e rapido orientato allo sviluppo, con focus sulle performance future, continuous feedback e revisione del salario anche durante l’anno.

Di conseguenza, a cambiare è anche il ruolo del responsabile, che da “capo” che gestisce le persone con un approccio burocratico deve diventare un vero e proprio coach in grado di supportare il percorso di crescita delle persone.

Per rinnovare il processo di Performance Management attraverso il Continuous Feedback bisogna strutturare il percorso di valutazione in quattro momenti differenti – goal & priority setting, tips, points of contact, final review -. Si comincia quindi con assegnare obiettivi e priorità e individuare i comportamenti da migliorare (goal & priority setting), per poi innescare un processo continuo di confronto per premiare alcuni comportamenti o fornire suggerimenti di miglioramento (tips) attraverso l’utilizzo di una app che consente di tenerne traccia e facilitare il confronto anche a distanza. Si possono poi prevedere dei momenti di incontro fisico (points of contact) per approfondire alcuni elementi di miglioramento. Alla fine dell’anno ci sarà un momento dedicato alla revisione dei contributi forniti durante l’anno (final review) e la condivisione delle nuove priorità per l’anno successivo.

A supporto dell’intero processo entra in gioco la tecnologia, rendendolo ‘continuous’. Adottare una soluzione in Cloud di Performance Management, integrata con le soluzioni preesistenti, offre infatti la possibilità a dipendenti e manager di comunicare online, scambiandosi feedback sugli obiettivi professionali assegnati per l’anno in corso. In questo modo si favorisce un dialogo tra le parti, che aiuta a costruire percorsi di sviluppo delle persone coerenti con le prerogative e le ambizioni dei singoli e con le esigenze dell’organizzazione, semplificando anche i processi in capo all’HR.

New call-to-action

Performance Management e Continuous Feedback: un approccio in 5 passi

Gli obiettivi che un’organizzazione dovrebbe avere quando approccia un progetto di Performance Management Transformation e Continuous Feedback sono quattro: individuare i punti di forza e di debolezza del processo esistente attraverso un assessment organizzativo, tecnologico e culturale; ridisegnare il processo, partendo da attività e introducendo nuovi strumenti tecnologici; supportare il cambiamento manageriale, attraverso la condivisione con i People Manager di obiettivi, benefici e nuovi comportamenti, riducendo le resistenze al cambiamento, individuando eventuali criticità e migliorando la comunicazione con i propri collaboratori; condividere con le persone il nuovo modello e i principi che ne sono alla base.

Dal punto di vista progettuale l’approccio che un azienda può utilizzare si articola in 5 passi:

  • Performance management assessment: si tratta dell’analisi AS IS del processo di valutazione delle performance e della sua percezione all’interno dell’azienda per individuare i punti di forza e criticità;
  • Performance management redesign: è la definizione TO BE del processo e del modello di gestione delle performance orientato a logiche di continuous feedback;
  • People Manager Change Management, ovvero la realizzazione di sessioni di change management sui nuovi principi di gestione e monitoraggio delle performance delle persone;
  • Employee change management, si tratta della realizzazione di attività di change management rivolte alle persone su empowerment e responsabilizzazione al raggiungimento degli obiettivi;
  • Monitoring, ovvero la valutazione dell’andamento della sperimentazione e identificazione di azioni correttive.

Integrare la valutazione e lo sviluppo delle performance nei processi di lavoro: l’esempio di Feedback4you

Tra le app per il feedback continuo Feedback4you del Gruppo Digital 360 crea un’esperienza di valutazione e sviluppo della performance continua e integrata nei processi di lavoro quotidiani per migliorare l’engagement delle persone e l’allineamento con le priorità. Non è un semplice sistema tradizionale di valutazione annuale, ma prevede la gestione di feedback continuativo che consentono di semplificare il dialogo tra manager e collaboratore. L’obiettivo è costruire la scheda di valutazione nel corso di tutto l’anno e non soltanto alla fine.

In particolare, sono previsti 3 livelli di feedback, che l’azienda può decidere di abilitare in modo graduale per accompagnare la diffusione della nuova cultura del feedback: tra capo e collaboratore, tra colleghi dello stesso team, o tra team diversi.

Inoltre, Feedback4you si basa sull’utilizzo di due tipologie di feedback: il “Think about”, che suggerisce un miglioramento in ottica costruttiva, e il “Keep going”, per riconoscere un lavoro ben fatto e uno stimolo a proseguire.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Test clone Speciale PNRR

Tutti
Analisi
Fondi
PA
Formazione
Ecologia
Digital Economy
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Incentivi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
INNOVAZIONE
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
Analisi
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA DIGITALE
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
Le risorse
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Key trends per data center in tutto il 2022
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I Fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Incentivi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
INNOVAZIONE
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
Analisi
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA DIGITALE
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
Le risorse
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Key trends per data center in tutto il 2022
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I Fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati