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GFT Italia: perchè le soft skill sono un patrimonio per l’azienda e come allenarle

GFT: perchè le soft skill sono un patrimonio per l'azienda e come allenarle

Flessibilità, intelligenza emotiva, resilienza, problem solving e pensiero prospettico possono giocare un ruolo cruciale a sostegno del cambiamento e del successo delle organizzazioni. Con Luigi Iagulli, Responsabile Talent Management di GFT Italia, abbiamo parlato della sua esperienza sul campo e fatto il punto su come acquisirle

Pubblicato il 27 Mag 2020

Sempre più spesso oggi nei contesti aziendali i riflettori sono puntati sulla capacità delle persone di parlare, comunicare e di ascoltare, sulla leadership e sull’attitudine a interagire in modo attivo e propositivo nei team di lavoro. Tutte queste sono della capacità trasversali, delle abilità che oggi vengono catalogate come soft skill. Queste abilità, che si contrappongono alle hard skill, stanno acquisendo per le aziende sempre più importanza. Lo dimostra per esempio una ricerca di LinkedIn fatta su scala globale che ha coinvolto 5mila HR manager: per l’80% del campione avere le “giuste” soft skill in azienda permette di raggiungere un vantaggio competitivo consistente.

Di queste abilità trasversali nel abbiamo parlato con Luigi Iagulli, Responsabile Talent Management di GFT Italia, la multinazionale di matrice tedesca che si occupa di consulenza IT nel mondo assicurativo e bancario.

La Digital Transformation ha reso ancora più rilevante il ruolo delle soft skill, ma esattamente di cosa si tratta?

La Digital Transformation richiede alla aziende un cambiamento profondo: dalle attività e ai processi organizzativi, dalle competenze e ai modelli di business in senso trasversale e strategico. Tutto questo, inevitabilmente, richiede un nuovo approccio culturale in grado di modificare il mindset dei manager e di tutte le componenti aziendali. In GFT, da diversi anni siamo attivi sui temi della digital trasfomation per permettere alle persone di lavorare in luoghi diversi e presso i nostri clienti. I nostri manager si trovano a dover gestire team che lavorano a distanza mantenendoli motivati e performanti, pertanto il focus sulle soft skill è da sempre per noi strategico, già prima di questa situazione dovuta al Covid-19.

Sappiamo che alla base della digital transformation c’è il cambiamento del mindset e quindi rinforzare soft skill come flessibilità, intelligenza emotiva, resilienza, problem solving e pensiero prospettico, a mio avviso, gioca un ruolo cruciale a sostegno del cambiamento e del successo. Altrettanto importante è sostenere anche lo sviluppo delle competenze digitali che sono in continua trasformazione e diventano velocemente obsolete, se non aggiornate.

Quali sono le soft skill più richieste in GFT?

Da diversi anni privilegiamo uno stretto rapporto con il futuro e l’innovazione. Le soft skill di area innovativa sono sicuramente il cuore del nostro business, ma risulta importante essere flessibili e adattarsi al cambiamento per cogliere nuove opportunità e restare vicini ai clienti. Sviluppare un orientamento a ricercare soluzioni originali ed efficaci, sia individualmente sia di gruppo per raggiungere gli obiettivi prefissati. è un nostro focus. Non da meno siamo attenti alle soft skill di area relazionale come il client focus, la leadership o il team Working. Questo set di capacità innovative e relazioni ci permettono di approcciare con il mercato esterno in modo efficace, adottando sempre un pensiero strategico.

È possibile acquisire le soft skill e “allenarle”? Se sì, come? In GFT avete pensato di creare dei percorsi formativi ad hoc?

Quando parliamo di soft skill non possiamo fermarci alla formazione d’aula, perché queste competenza hanno bisogno di essere messe in pratica, hanno bisogno di essere sperimentate e quindi abbiamo bisogno di fare esperienza, anche in contesti specifici o di fronte a problemi sempre più complessi.

Tutto parte dalla consapevolezza e motivazione, ecco perché il ruolo della persona nello sviluppo delle soft skill è strategico per mettere a terra azioni efficaci. Per questa ragione, ad esempio, dopo un’attività di Assessment ipotizzare un percorso di sviluppo con coach risulta cruciale per lavorare sui propri punti di miglioramento.

Abbiamo ipotizzato e messo in pratica anche altre soluzioni attraverso la formazione online, che ci permette di apprendere e allenarci in autonomia. Sappiamo che per far crescere le competenze un allenamento graduale e costante massimizza i risultati, per questo cerchiamo di dare alle nostre persone più opzioni possibili e modulari per allenare le loro competenze. Siamo nell’ambito del famoso continuos learning

Alla base di tutto ciò lavoriamo altresi al benessere delle persone esempio abbiamo lanciato lo sportello conseling e percorsi di mindfullness. Fondamentale perché ci sia anche tutto il resto detto in precedenza.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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