Success Story

Spazi, tecnologia e servizi: perché Fondazione Enea Tech e Biomedical ha scelto un Business Center come sede

Spazi di design completamente allestiti, dotazione tecnologica all’avanguardia, velocità di contrattualizzazione e non solo. I motivi che hanno spinto la nuova fondazione, controllata dal MiSE, a collocare la sua sede operativa all’interno del Business Center Copernico Termini

Pubblicato il 24 Nov 2022

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Sempre più realtà organizzative si stanno rivolgendo verso il mercato degli spazi di lavoro condivisi sperimentandone i vantaggi in un contesto in evoluzione. Dagli ambienti di coworking aperti, più o meno corredati da servizi (accoglienza, caffetteria, sale riunioni attrezzate, etc.), a workspace privati all’interno di Business Center, le formule sono diverse e rispondono alle più svariate esigenze di lavoro. Sull’affitto di uno spazio all’interno del Business Center del network Phygiwork si è orientata la Fondazione Enea Tech e Biomedical a Roma.

La Fondazione Enea Tech e Biomedical è stata costituita da alcuni mesi ed è vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE, ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) che opera nell’ambito dell’industria delle Scienze della vita, ovvero dell’industria farmaceutica, delle biotecnologie, dei dispositivi medicali e diagnostici e della digital health. Si tratta della prima volta che lo Stato si dota di una funzione di presidio su questo settore industriale. Presidente della fondazione Giovanni Tria, Direttore Generale Marco Baccanti. Invece di far partire un’organizzazione nuova, il MiSE ha deciso di attribuire il nuovo mandato a un’organizzazione preesistente, la Fondazione Enea Tech, già dotata di una propria squadra. Del percorso che ha condotto la nuova fondazione a scegliere come sede operativa il Business Center Phygiwork, e nello specifico il Copernico Termini, ne parliamo direttamente con Marco Baccanti.

Il Business Center Copernico Termini apre le porte alla Fondazione Enea Tech e Biomedical

Ripercorriamo dunque insieme a Baccanti le motivazioni che hanno accompagnato la scelta della location da parte della Fondazione Enea Tech e Biomedical, condividiamo valutazioni e considerazioni su questa esperienza.

I bisogni della Fondazione Enea Tech e Biomedical

Come ci spiega, la Fondazione Enea Tech e Biomedical ha ereditato un team composto da circa 20 persone legate al vecchio corso della fondazione. Poiché però la prima Fondazione Enea Tech era stata istituita nell’agosto 2020 durante l’emergenza pandemica, la squadra non aveva mai avuto modo di incontrarsi e lavorare insieme in presenza. È con il primo di aprile 2022, ossia col venir meno delle restrizioni, che si affaccia la prima possibilità di riunire finalmente il gruppo di lavoro. Ma dove?

Dal momento dell’istituzione del nuovo mandato la Fondazione ha avuto assegnato in dotazione alcuni ambienti all’interno del Ministero dello Sviluppo Economico per la Presidenza e la Direzione. Una situazione ottimale visto la necessità di continui scambi con la figura del Ministro relativamente a tutte le attività inerenti al settore delle Scienza della vita. Tuttavia, la dimensione di questi spazi risultava essere insufficiente per accogliere tutta la squadra di professionisti della fondazione, emergeva così il problema di dover collocare la sede operativa.

«Quando con il mese di aprile è cessato lo stato di emergenza in Italia, abbiamo capito che finalmente c’era la possibilità di conoscere i colleghi e di lavorare davvero insieme − racconta Baccanti −. Purtroppo, però non c’era la possibilità di farci assegnare ulteriori spazi all’interno del Ministero e l’esigenza era quella di cominciare al più presto. Inizialmente abbiamo preso in considerazione l’idea di affittare degli uffici in città, però ci siamo subito resi conto che avrebbe richiesto mesi (tra la ricerca degli spazi, la contrattualizzazione, l’allestimento, ecc..) e avrebbero comportato un ritardo enorme nella capacità operativa di cui però avevamo bisogno subito».

Business Center, una soluzione dai molteplici vantaggi

L’esigenza della Fondazione Enea Tech e Biomedical era dunque quella di trovare uno “ufficio plug & play”, ossia pronto all’uso, dal mobilio alla dotazione tecnologica e servizi annessi, per essere sin da subito attivi. Non solo. Anche la collocazione all’interno del tessuto urbano era un aspetto prioritario: la sede operativa non poteva essere distante dalla sede istituzionale della fondazione, ossia dal MiSE, per consentire un’interazione in presenza agevole tra PA, Fondazione e imprese. Da qui l’idea di andare verso la soluzione offerta dal modello dei Business Center, sempre più attenzionato con la diffusione del lavoro ibrido.

«La possibilità di affittare degli spazi all’interno di un Business Center, già allestiti, cablati con fibra ottica e dotati di tutte le autorizzazioni, ha rappresentato per noi un enorme vantaggio in termini di risparmio di tempo e capacità operativa. Giorno 1° aprile abbiamo così avuto modo di fare la prima riunione in presenza, iniziando a conoscerci e a lavorare tutti insieme», spiega il dott. Marco Baccanti.

Perché il Business Center Copernico Termini

Tra i Business Center di Roma la scelta finale è ricaduta sul Business Center Copernico Termini, un building di 4000 metri quadrati nel cuore della capitale totalmente attrezzato per rispondere alle nuove esigenze di organizzazioni e liberi professionisti. «Una volta avuti chiari i vantaggi dei Business Center, Copernico Termini ci è sembrata la soluzione migliore anche dal punto vista logistico», afferma Baccanti. «In qualità di Direttore Generale di un’organizzazione nuova dotata di un team allenato su mandato diverso − spiega Marco Baccanti −, il mio obiettivo era quello di essere veloce e efficiente nel trasferire la nuova cultura aziendale, la nuova attività, e questo sarebbe stato possibile farlo solo attraverso una forte interazione. Con il mio ufficio all’interno del Ministero, e prevedendo che si sarebbe reso necessario un flusso molto frequente di colleghi da una sede ad un’altra, bisognava cercare degli spazi più vicini possibili. Il Business Center Copernico Termini, in sintesi, ha combinato il vantaggio di offrire una soluzione completa con la posizione».

«Dal punto di vista tecnologico, sulla base delle nostre esigenze, altro punto di forza del Business Center Copernico Termini è l’aver accesso alla fibra per un collegamento ultraveloce. L’attività della fondazione viene svolta interagendo con organizzazioni a livello internazionale, e dunque distanti. Una connessione stabile, sicura e veloce è assolutamente necessaria per consentire l’interazione con i terzi che sono tipicamente enti di ricerca o aziende italiane nel settore Scienze della vita o internazionali che hanno intenzione di fare delle attività in Italia», riferisce il Direttore Generale.

Considerando poi gli effetti che lo spazio di lavoro ha sull’efficienza, la produttività e l’impegno delle persone, Baccanti fa anche un’ulteriore riflessione: «L’altra caratteristica che abbiamo apprezzato del Business Center Copernico Termini è lo stile dell’ambiente. Dobbiamo sincerarci di offrire ai nostri dipendenti un ambiente che sia particolarmente piacevole, moderno, di design. Le nostre sono attività intellettuali e le persone che le svolgono hanno dei talenti particolari, sono preziose; pertanto, bisogna mantenere un alto livello di attrattività e retention e anche lo spazio di lavoro gioca un ruolo particolarmente importante sotto questo aspetto. È necessario che gli ambienti siano curati dal punto di vista del design e del comfort, e Copernico Termini presenta anche queste caratteristiche».

Last but not least, direbbero gli inglesi, il valore aggiunto dato dal supporto professionale alla Fondazione. «Il servizio è stato sempre all’altezza della situazione, sia nella fase iniziale prima di decidere − abbiamo incontrato persone che si sono impegnate a capire le nostre esigenze e quindi a dedurre quelle che potevano essere le soluzioni più adatte −, sia durante, in qualsiasi momento di bisogno l’organizzazione del Business Center si è sempre dimostrata disponibile», conclude il Direttore Generale della Fondazione Enea Tech e Biomedical.

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